1. | € 39,00 | EAN-13: 9788820408732 Natascia Ridolfi L'economia dei prefetti. L'Abruzzo e il Molise tra guerra e ricostruzione
Edizione: | Franco Angeli, 2012 | Collana: | Economie locali, economia regionale | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 39,00 | Descrizione | Gli ultimi anni del secondo conflitto mondiale e quelli successivi della ricostruzione rappresentano lo sfondo dell'analisi del presente saggio, nel quale si focalizza la visione della società e dell'economia dell'Abruzzo e Molise.
Il devastante scenario del conflitto e del dopoguerra emerge in tutta la sua complessità dalle relazioni prefettizie e dai rapporti dei Generali dell'Arma dei Carabinieri: fonti ufficiali che offrono, in una logica espositiva caratterizzata da una fredda oggettività , inediti e interessanti spunti di riflessione sulla struttura economica dell'Italia di quel periodo. L'analisi ha come obiettivo quello di "fotografare" le condizioni della popolazione, lo stato delle attività , delle infrastrutture e la politica d'intervento pubblico, utilizzando il linguaggio di coloro che in qualche modo ne furono allo stesso tempo protagonisti e attenti osservatori. La guerra innescò meccanismi economici e sociali stereotipati, riscontrabili cioè anche a livello nazionale (sistema alimentare, commercio, mercato nero, disoccupazione).
Tuttavia, il quadro è meno omogeneo di quanto si possa pensare. In effetti, i rapporti dei Prefetti e delle forze dell'ordine, grazie alla mole delle notizie fornite, consentono di cogliere specifiche tipologie comportamentali di fronte ai problemi creati dal conflitto. Per esempio, la politica degli ammassi obbligatori, già fortemente osteggiata negli anni Trenta, fu ancora di più ostacolata e combattuta durante la guerra, quando la scarsità di grano e i prezzi politici imposti spinsero i contadini abruzzesi e molisani a contrastare in diversi modi il conferimento coatto, evidenziando in tale circostanza il loro profondo senso di diffidenza e di estraneità a progetti varati per obiettivi di benessere collettivo. I principali problemi economici e sociali dell'ultima fase del conflitto si ripresentarono nel dopoguerra, aggravati nel frattempo dai danni subiti dalla struttura industriale e dalla rete viaria.
Ne derivò che il Governo, sulla falsariga di quanto avveniva a livello nazionale, fu costretto a selezionare con difficoltà gli interventi, in modo da realizzare un programma in grado di garantire il riavvio parziale dell'economia della regione.
Natascia Ridolfi insegna Storia economica e Storia del turismo presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara. Si occupa prevalentemente di tematiche legate all'economia del Mezzogiorno in età contemporanea, con particolare attenzione alla realtà abruzzese e molisana. È autrice di diversi saggi sulla politica edilizia, sull'economia delle catastrofi e sulle istituzioni di assistenza. | Aggiungi al Carrello |
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